PANSLAVISMO
Movimento politico volto a risvegliare la coscienza nazionale dei popoli slavi e ad attuare la loro unificazione politica, economica e culturale. Sorto all'inizio del XIX secolo, inizialmente trovò molti sostenitori tra gli slavi soggetti alla dominazione austriaca. Il suo primo congresso (Praga, 1848), fu presieduto dallo storico ceco F. Palack, che ipotizzò la formazione di una federazione di popoli slavi facente capo all'Austria (austroslavismo). In Russia, i suoi seguaci si avvicinarono molto alla slavofilia, affermando che ai russi spettava il compito di riunire tutti i fratelli slavi in un grande stato dopo averli liberati dalla dominazione straniera. Simili progetti non furono condivisi dal governo zarista, che però li utilizzava per giustificare la politica espansionistica nell'Europa orientale, mirante alla russificazione dei popoli slavi. Dopo la rivoluzione d'ottobre del 1917 il governo bolscevico lo rifiutò, considerandolo reazionario e imperialista. Verso la fine degli anni trenta fu ripreso da Stalin, che ne rivalutò alcuni elementi, soprattutto nel 1941, di fronte all'aggressione nazista, per unire tutti gli slavi nella comune lotta contro il fascismo.